Oggi la temperatura esterna è di 3 gradi, ma non rinuncio all’idea di uscire per esplorare; l’inverno spesso offre una nuova cornice e nuove opportunità per osservare animali selvatici. Così alle 8.30 mi preparo e parto, bastano poche pedalate che le articolazioni ringraziano e le gambe girano in scioltezza. La meta è la Cava Ongari, aperta solo la mattina di domenica, lunedì e martedì. Uno degli aspetti che preferisco dell’inverno è la luce. Il cielo grigio e coperto, con luce diffusa, è perfetto per far risaltare i dettagli delle piume. La luce bassa e radente delle brevi giornate di sole, invece, può offrire meravigliosi riflessi dorati e fredde ombre blu. Stamattina il cielo è terso e la luce vivida, c’è troppo contrasto per cogliere i dettagli degli uccelli fotografandoli da distante. Quindi realizzo alcune fotografia del luogo e altre con la fauna ambientata. Nonostante non sia riuscito a fotografare due picchi verdi a poca distanza, perché ostacolato da un intricato intreccio di rametti, li ho potuti ammirare per alcuni secondi. Alle 11.30 mi avvio per il rientro a casa soddisfatto per la piacevole uscita a contatto della natura.